Prodotti tipici

La tarese del Valdarno, non la solita pancetta!

Scritto da Sandro Fabrizi

La tarese del Valdarno, nonostante sia una uno dei prodotti tipici locali, è poco conosciuta e non è neanche facile trovarla nei ristoranti tra Firenze ed Arezzo

  • … ma cos’è veramente? 
  • che aspetto ha? 
  • e soprattutto dove si può trovare?

Iniziamo per gradi….è un particolare salume simile alla pancetta (che qui a sua volta viene chiamata rigatino) ma dalle grandi dimensioni e con un sapore molto più delicato, ricavata dalla groppa e pancia di grossi maiali (che una volta arrivavano a pesare anche 200 kg), da cui si tagliano pezzi che possono misurare anche 50 centimetri di larghezza e 80 di lunghezza, dopo un attento processo di aromatizzazione con sale e spezie e stagionatura per almeno 90 giorni, è pronta per il consumo.

L’esigenza di fare pezzi così grossi proviene dalle famiglie “Valdarnesi” di una volta che quando ammazzavano il maiale cercavano di non sprecarne nessuna parte e siccome non c’erano i frigoriferi il modo migliore di conservare la carne era sotto sale; a quei tempi era buona abitudine abbrustolirla sui tizzoni ardenti del focolare per esaltarne il sapore.

Il processo di trasformazione di questo prodotto segue un preciso iter che grazie all’impegno di alcuni norcini locali è stato ben catalogato in modo da salvaguardarne l’originalità e tutelato dal marchio Slow Food.

La vera Tarese del Valdarno non si trova al supermercato ma viene prodotta solo da queste quatto macellerie:

  1. Macelleria Carlo Fabbrini – Via Roma 9 – San Giovanni Valdarno (Ar)
  2. Macelleria Mauro Cioni – Piazza Roanne 9 – Montevarchi (Ar)
  3. Macelleria Marco Fantechi – Via Burzagli, 116 – Montevarchi (Ar)
  4. Macelleria Luciano Sani – Via Angeli, 15 – Bucine (Ar)

E’ anche possibile trovare i loro stand anche in occasione di feste o manifestazioni enogastronomiche nei vari centri storici del Valdarno e se non l’avete mai assaggiata approfittatene per farvi un gustoso panino!

Autore

Sandro Fabrizi

Mi piace raccontare quella parte di Toscana in cui vivo da sempre: il Valdarno Superiore, se vi va lasciatevi ispirare.
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