Di ritorno dalle vacanze con temperature ancora torride, ho colto l’occasione per fare un salto sul crinale del Pratomagno, al fresco del Monte Secchieta dove tanti in questi giorni hanno trovato refrigerio incuranti della strada non troppo agevole.
Ma perchè arrivare fin quassù in una strada piena zeppa di curve? Ne vale proprio la pena?
1 – La risposta più logica è che il Monte Secchieta è la montagna più alta nei dintorni di Firenze ed una delle più elevate di tutta la Toscana, facilmente raggiungibile dal capoluogo in meno di un’ora di macchina, passando per la vicina Vallombrosa, si arriva ad un’altitudine di circa 1500 metri;
2 – Per il panorama che si riesce a vedere sia nel versante del Valdarno che in quello del Casentino;
3 – Per gli amanti del trekking e della mountain bike ci sono vari percorsi da cui è possibile raggiungere la Foresta di Sant’Antonio (una delle Aree Protette della Toscana), i Bagni di Cetica con le sue acque curative, mentre percorrendo la strada bianca dell’intero crinale si arriva direttamente alla Croce del Pratomagno, come ricordato in un altro post;
4 – Per vedere da vicino le nuove pale eoliche che dominano la montagna, visibili da tutta la vallata ma da qui sotto si riesce anche ad ascoltare il fruscio del vento mentre girano, una sensazione quasi surreale in questa quiete!
Da aggiungere inoltre che in Secchieta c’è un punto di ristoro ben fornito, il Rifugio Giuntini, con servizio bar e ristorante, mentre a sottolineare la sacralità di questo luogo, c’è anche una minuscola e nuova Cappella dove ogni domenica d’Agosto ci viene celebrata la S.Messa alle ore 17.00, in una location davvero originale.
