In queste zone si trova un clima particolarmente favorevole per la buona esposizione al sole, ma la pianta è molto delicata per cui può capitare anche il rovescio della medaglia, e cioè, che tale esposizione nei mesi più freddi, possa provocare gravi danni alle colture come è successo ad esempio nel 1985 quando una lunga gelata “bruciò” un’enorme quantità di olivi.
A differenza di molte altre regioni del sud d’Italia, qui non si trovano grosse piante secolari, ma il prodotto finale è comunque di elevata qualità.
– le colline di Reggello, dove si produce un olio con un bassissimo grado di acidità che oscilla appena tra lo 0,1 e lo 0,2%,
– le colline di Pergine Valdarno con il famoso “Pergentino“.
Si produce comunque un ottimo olio in tutte le altre aree collinari della zona comprese fra i 300 e i 500 metri d’altitudine come ad esempio Mercatale, Moncioni e Montegonzi, nel versante del Chianti, e Pian di Scò, Castelfranco di Sopra e Loro Ciuffenna dalla parte del Pratomagno.