Informazioni Luoghi da vedere Pratomagno

Poggio alla Regina ed il suo panorama esclusivo

Panorama sul Valdarno
Scritto da Sandro Fabrizi

Il racconto di come arrivare e cosa c’è da vedere a Poggio alla Regina, un balcone naturale affacciato sul Valdarno dove nel medioevo si trovava un importante castello. Foto, video e traccia gpx.

Visita a Poggio alla Regina

Uno dei luoghi più panoramici ed esclusivi sulla conca del Valdarno è Poggio alla Regina, situato a circa 900 metri di altitudine sui rilievi del Pratomagno tra Reggello (Fi) e Pian di Scò (Ar). Il sito è rinomato per i resti di un antico castello che esisteva già nel basso Medioevo e di cui ancora oggi ne rimane traccia con alcuni resti della sua pianta urbana. Fare una camminata fin quassù, in un luogo incontaminato e a contatto con la natura, è davvero davvero una bella esperienza. Le indicazioni però su come arrivare sono scarse, ecco allora in aiuto una breve guida.

Come arrivare a Poggio alla Regina

Ci si può arrivare da due parti: dalla Torre di Menzano (572 metri di altitudine sopra Pian di Scò) o da Ponticelli. Il modo più veloce e diretto è comunque il secondo,  dalle colline sopra Reggello. Si arriva in auto fino all’Oratorio di Santa Maria a Ponticelli a 775 metri di altitudine, passando dalla frazione di Fano. La strada è sterrata per ampi tratti ma è percorribile con ogni vettura, basta andare adagio. Per non sbagliare ecco la mappa per arrivare fino all’Oratorio di Ponticelli.

Da qui in poi si procede a piedi nel sentiero CAI R14 che s’imbocca sulla destra dell’Oratorio. Sono circa 2 chilometri in salita con un dislivello di 125 metri, non presenta particolari difficoltà e si può fare comodamente in meno di un’ora.

Dopo circa 10 minuti di cammino c’è una diramazione dal sentiero principale: proseguire su quello di sinistra. Si può comunque anche continuare a diritto, tanto poco dopo c’è una nuova deviazione sulla sinistra per riunirsi con il precedente. A destra invece si scende fino alla Torre di Menzano, l’altro punto di partenza.

Continuare a salire fino a quando non si trova incrocio con un segnale CAI come nella foto sotto. Invece di andare a diritto verso il Monte Acuto, girare a destra e proseguire in direzione opposta al crinale del Pratomagno.

Dopo aver attraversato una boscaglia c’è uno spiazzo con una bacheca di legno ormai abbandonata che indicava l’arrivo al sito archeologico di Poggio alla Regina. Ancora pochi metri di salita lungo una vecchia staccionata di legno ed eccoci arrivati.

Escursioni Pratomagno

I resti di un antico castello

Sono ancora ben visibili i resti dell’antico castello di Poggio alla Regina. Sembra che avesse un’estensione delle sue mura di circa 250 metri e svolgeva una funzione di controllo su tutta la vallata. I suoi proprietari erano i Conti Guidi. Nel XIV secolo, dopo la nascita delle Terre nuove Fiorentine del Valdarno perse la sua importanza e fu definitivamente abbandonato.

Purtroppo lo stato di abbandono dei suoi resti è ben percepibile anche oggi: scarsa segnaletica per arrivarci, mancanza di pannelli informativi, erba alta ed altro ancora. E’ un vero peccato considerata l’importanza che ha avuto in passato.

Scavi archeologici di Poggio alla Regina

Il panorama da Poggio alla Regina

La vista da qui però è davvero esclusiva e ripaga ampiamente il piccolo sforzo per arrivarci. Oltre a vedere il Monte Acuto da una posizione privilegiata si può ammirare tutta la vallata del Valdarno. Si riconoscono molti dei vari agglomerati urbani con una visuale che arriva fino ai monti del Chianti ed alla periferia di Firenze.

Panorama del Valdarno

Bella è anche la vista su alcuni rilievi delle Balze di Reggello da una prospettiva insolita: sono quelle che si trovano nei pressi della frazione di Montanino. Eccole qui sotto zoomate.

Panorama sulle Balze del Valdarno

Per apprezzare ancora meglio il panorama esclusivo da Poggio alla Regina guardatevi questo breve video:

La traccia gpx

Per chi vuol fare questa escursione a piedi dall’Oratorio di Ponticelli a Poggio alla Regina ecco qui sotto la traccia gpx da seguire.

Autore

Sandro Fabrizi

Mi piace raccontare quella parte di Toscana in cui vivo da sempre: il Valdarno Superiore, se vi va lasciatevi ispirare.
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