L’Abbazia (o Badia) di Montescalari e Pian D’Albero sono due luoghi nascosti tra i boschi sopra Figline Valdarno, a ridosso delle colline del Chianti. Vale la pena visitarli entrambi per ragioni diverse.
Per arrivarci ho scelto di fare un’escursione guidata, insieme ad un gruppo del Cai Valdarno Superiore. L’itinerario scelto è un percorso ad anello di circa 12 chilometri con partenza da Poggio alla Croce. Da qui si prende il sentiero n°21 che si snoda in salita lungo un’ampia mulattiera ben tracciata, dentro un bosco di castagni, fino ad arrivare a circa 600 metri di altitudine.
Pian D’Albero
Usciti dalla fitta vegetazione, nel crinale del poggio, si trova in mezzo ad un’ampia radura, un grosso casolare abbandonato: ci troviamo in località Pian d’Albero. Il luogo è tristemente noto per una strage di civili compiuta da parte di un gruppo di paracadutisti tedeschi, il 20 Giugno 1944, a scapito della famiglia Cavicchi. E’ ancora ben visibile una targa commemorativa ed un cippo situato a breve distanza dalla casa. Per approfondimenti ecco un link sulla battaglia di Pian d’Albero.
Qui sotto la localizzazione del luogo, raggiungibile anche da altre vie.
Si riprende il cammino, ancora tra piante di castagni, fino ad arrivare ad una piccola cappella abbandonata, dove all’interno si riconoscono tracce dei dipinti, è comunemente conosciuta come la Cappella dei Boschi.
Ormai manca poco alla Badia di Montescalari, la si intravede anche da lontano, quando la vegetazione si dirada. Prima di arrivarci però si trova un’altra piccola cappella abbandonata, dedicata a San Giovanni Gualberto, fondatore dell’ordine dei Vallobrosani di cui l’antico convento ne faceva parte. Da qui la guida ci propone una piccola deviazione per arrivare fino alla Fonte della Tosse. Una sorgente che si dice avesse proprietà curative per combattere la pertosse.
Ritorniamo indietro fino alla Cappella di San Giovanni Gualberto e da qui, dopo pochi passi giungiamo finalmente all’Abbazia (o Badia) di Montescalari.
Badia Monte Scalari
Conosciuta anche col nome di Abbazia di San Cassiano, fu costruita intorno al 1040, come piccola dimora per pellegrini, lungo il tracciato dell’antica via Cassia Adrianea, a circa 700 metri di altitudine. Ben presto, grazie a continue donazioni, fu ampliata fino a diventare una chiesa Vallombrosana. La struttura, come si può vedere ancora oggi, è abbastanza imponente. C’era anche una torre campanaria, andata però distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi purtroppo l’intero complesso è in stato di abbandono e non può essere visitato all’interno. Le principali opere d’arte sono state man mano trasferite nelle chiese circostanti. Tra le varie curiosità da ricordare che una delle campane era stata realizzata da Andrea del Verrocchio.
Sopra il portone d’ingresso è ancora visibile lo stemma dell’abbazia, realizzato in terracotta invetriata da Luca della Robbia.
Prima di riprendere il percorso ad anello che ci riporta a Poggio alla Croce, ci allontaniamo brevemente dall’abbazia per vedere un meraviglioso cerro secolare detto “dalle cento braccia”, dove facciamo una breve sosta.
Dove si trova l’Abbazia di Montescalari
C’è anche la possibilità di arrivare direttamente all’Abbazia di Montescalari in auto, lo si può fare prendendo una strada sterrata dalla località La Panca, nel comune di Greve in Chianti, che dista da qui poco più di 2 chilometri. Ecco comunque la posizione del luogo.
La traccia
Per chi vuole ripetere l’intero itinerario a piedi fino alla Badia di Montescalari e Pian D’Albero, qui sotto il link con la traccia segnata dal Cai Valdarno Superiore.
Anello – Poggio alla Croce – Monte Scalari – Pian D’Albero –