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Le Terre Nuove fiorentine del Valdarno

Alla fine del XIII secolo la città di Firenze, per tenere sotto controllo le aree limitrofe, iniziò la costruzione delle Terre Nuove. In particolare nella zona del Valdarno Superiore, dove edificò su progetto di Arnolfo di Cambio, tre castelli che ancora oggi conservano ampie tracce delle loro origini. Se ne possono vedere le tracce nei centri storici di San Giovanni Valdarno, Castelfranco di Sopra e Terranuova Bracciolini.
Ecco alcune curiosità che si possono vedere nei tre borghi del Valdarno.

Le Terre Nuove fiorentine

Castel San Giovanni

E’ l’attuale San Giovanni Valdarno. Fu il primo ad essere costruito secondo lo schema del castrum romano, con chiari riferimenti alla città di Firenze con al centro una piazza (che allora era addirittura più grande di Piazza Signoria) e la via maestra (oggi Corso Italia) ancora oggi più larga di via dei Calzaiuoli a Firenze. Nella cripta di Monna Tancia, sotto la Basilica di Santa Maria delle Grazie c’è ancora una porta originale del castello. Tanti altri sono i riferimenti al capoluogo della Toscana come ad esempio la statua del Marzocco in piazza Cavour, simbolo di entrambi le città, che volge lo sguardo a Firenze. Per saperne di più visitate il Museo delle Terre Nuove che si trova proprio qui all’interno di Palazzo d’Arnolfo.

Castelfranco di Sopra

 Edificato nel 1299 alle pendici del Pratomagno, lungo il percorso di un’importante via di comunicazione; l’antica Cassia Vetus, oggi strada dei Setteponti. All’ingresso del borgo, sotto l’arco della Torre d’Arnolfo, si può ancora vedere lo stemma del giglio di Firenze.

Castel Santa Maria

Si chiamava così quando fu edificato il borgo di Terranuova Bracciolini, Fu la terza Terra Nuova fiorentina, costruita nel 1337, ai margini dell’area delle Balze. Al centro del paese c’è la piazza che ha le stesse dimensioni di quella di Castelfranco di Sopra. Da notare che sull’architrave del campanile della chiesa di Santa Maria sulla via maestra (oggi via Roma), è ancora visibile l’anno di costruzione del castello in numeri romani.

Nel tardo medioevo doveva essere edificata un’altra Terra Nuova nella zona della Valdambra: il Castello del Giglio, probabilmente sarebbe stato ancora più bello dei precedenti, il progetto però non fu mai portato a termine per cui oggi non se ne hanno tracce.

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