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Il cammino della Setteponti 2016 (il racconto)

Scritto da Sandro Fabrizi
 Nonostante le previsioni meteo sfavorevoli il cammino della Setteponti, che si è svolto dal 10 al 12 giugno 2016, ha avuto una bella partecipazione di persone tutte entusiaste dei paesaggi del Valdarno tra pievi millenarie, borghi medioevali arroccati sotto la montagna del Pratomagno e le caratteristiche balze.
Vorrei riuscire a fare il racconto dei tre giorni in modo più preciso possibile ma non è facile spiegare a parole le sensazioni vissute in un mix ben assortito di natura, cultura e di bei momenti trascorsi insieme.
Il cammino della Setteponti

Sì, perché il cammino vuol dire anche condividere i propri passi con gli altri, condividere emozioni, odori della campagna, paesaggi da cartolina, bellezze naturali  e storie affascinanti come quelle che ci hanno raccontato simpatici ciceroni del posto nelle varie soste. Ma è stato anche un momento per confrontarsi e conoscersi con persone arrivate anche da fuori il Valdarno, da fuori la Toscana, da Reggio Emilia, da Torino e addirittura una coppia di ragazzi arrivati da Amsterdam! Tutta gente che non aveva la minima idea di cosa potesse offrire la zona del Valdarno.

Il cammino della Setteponti

Il primo giorno

C’era con noi anche Folco Terzani che ha camminato scalzo con tutta naturalezza nei vari sentieri.
Nel Cammino della Setteponti non potevano certo mancare gli antichi ponti romani come quello di San Giovenale, di Pian di Scò e  di Loro Ciuffenna, oltre al magnifico Ponte a Buriano.
Il cammino della Setteponti
Tra le pievi del Valdarno che abbiamo visitato, voglio ricordare quella di San Pietro a Cascia ed il suo Trittico del Masaccio, la pieve di Pian di Scò e la Badia di Soffena a Castelfranco di Sopra, circondata da un bellissimo prato verde con alle spalle la montagna del Pratomagno.
Il cammino della Setteponti
Insolita è stata anche la sosta all’Oratorio di Santa Maria di Montemarciano, una chiesa enorme per il piccolo borgo, nata intorno ad un’immagine miracolosa della Madonna.
Il nostro cammino ci ha condotto anche nel minuscolo borgo di Piantravigne e nel sentiero dell’acqua zolfina, il più caratteristico dove vedere le Balze del Valdarno, un fenomeno naturale unico in Toscana e non solo.
Il cammino della Setteponti

Lo stupore e la meraviglia di chi non aveva mai visto questo paesaggio era evidente, per molti partecipanti è stata una delle sorprese più piacevoli della camminata. Ma non è stata la sola sorpresa a meravigliare i camminatori.

Il cammino della Setteponti

Il secondo giorno

Dopo aver visitato il centro storico di Loro Ciuffenna (uno dei borghi più belli d’Italia, con il mulino ad acqua più antico della Toscana ed il museo di Venturino Venturi), abbiamo fatto tappa al piccolo borgo di Gropina dove si trova la pieve romanica più rappresentativa della Setteponti e del Valdarno, già dichiarata monumento nazionale.Il cammino della Setteponti
L’ingresso in chiesa con la musica d’organo è stato da brividi, tutti sono rimasti meravigliati da tanta bellezza, e anche da fuori il colpo d’occhio non era da meno. Si percepiva lo stupore negli sguardi di tutti.
Il cammino della Setteponti

Nel pomeriggio, prima di arrivare nel grazioso borgo del Borro, un altro gioiello del Valdarno, grazie all’associazione “Le Tre Punte” abbiamo potuto percorrere l’unico tratto rimasto nella zona dell’antica Cassia Vetus.

Il cammino della Setteponti

Il cammino della Setteponti è proseguito in armonia tra paesaggi spettacolari fatti di cipressi, vigne, uliveti, alberi da frutto e tipici casolari della campagna Toscana, che hanno reso ancora più piacevole lo stare insieme.

Il cammino della Setteponti

La tappa finale del sabato è stata Castiglion Fibocchi  dove abbiamo avuto un’accoglienza davvero speciale con telecamere ed interviste ai partecipanti.

Il terzo giorno

Quando siamo ripartiti, sindaco e vice sindaco sono venuti a salutarci addirittura con le maschere del Carnevale dei Figli di Bocco tipiche di questo borgo, è stata proprio una bella scena!

Il cammino della Setteponti
Un altro dei momenti da ricordare è stata la visita alla Cittadella della Pace di Rondine con la testimonianza di alcuni ragazzi veramente emozionante.
E poi non poteva mancare Ponte a Buriano, il ponte della Gioconda, con le sue sette arcate che è un pò il simbolo della strada dei Setteponti. Tutti lo hanno voluto fotografare nonostante il tempo capriccioso.
Il cammino della Setteponti
A Ponte a Buriano abbiamo avuto anche la possibilità di visitare in anteprima un museo dedicato a Leonardo da Vinci in cui è spiegato tra le altre cose il suo legame con le Balze del Valdarno, è stata un’altra gradita sorpresa!

Il nostro cammino è terminato (dopo circa 60 chilometri fatti in 3 giorni) al duomo di Arezzo dove siamo arrivati un pò stanchi ma felici della bella esperienza vissuta insieme.

Il cammino della Setteponti

Molti altri sono stati i momenti da ricordare che non ho inserito nel racconto ma che hanno contribuito a regalare ai partecipanti una bella immagine del Valdarno.
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato per il bel clima di amicizia che si è creato, grazie ad Enzo Brogi che ha progettato questo evento ed ai Comuni della Setteponti che ci hanno accolto con entusiasmo facendoci apprezzare le bellezze di una parte di Toscana ancora poco conosciuta.

Autore

Sandro Fabrizi

Mi piace raccontare quella parte di Toscana in cui vivo da sempre: il Valdarno Superiore, se vi va lasciatevi ispirare.
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