Una visita diversa alle opere di Leonardo da Vinci che si trovano alla Galleria degli Uffizi, per coglierne alcune particolarità.
Le uniche opere originali di Leonardo da Vinci che si trovano a Firenze, sono tre dipinti esposti alla Galleria degli Uffizi. Si tratta del Battesimo di Cristo, l’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi. Da Luglio 2018 i tre capolavori sono riuniti in un’unica sala del museo fiorentino, per poterne apprezzare ancora di più la loro bellezza.
L’Adorazione dei Magi
Il dipinto che colpisce maggiormente è senza dubbio l’Adorazione dei Magi, sapientemente ristrutturato, con un lavoro minuzioso durato più di 4 anni, che ha riportato alla luce scene che ormai erano diventate incomprensibili. Anche la tavola, composta da assi di legno unite insieme, si stava gravemente deteriorando, con conseguenze che potevano essere irreversibili per il capolavoro. Il lungo lavoro di restauro ha portato alla luce un’opera che lascia davvero a bocca aperta e che merita di essere vista dal vivo, con calma, nei suoi innumerevoli particolari.
Ma per gli appassionati del Valdarno come me, meritano un’attenzione particolare anche gli altri due dipinti della sala, vediamo il perché.
Il Battesimo di Cristo
Sul lato sinistro è collocato il Battesimo di Cristo, attribuita al Verrocchio, a cui però prese parte anche Leonardo da Vinci, con il disegno di alcuni particolari. Da notare, alle spalle del Cristo una rilievo montuoso, che per la sua conformazione ed i suoi colori, richiama alle Balze del Valdarno, come si può vedere nel particolare qui sotto.
L’Annunciazione
Sul lato destro della sala invece si trova L’Annunciazione, una delle prime opere che furono commissionate al Genio. Soffermiamoci sullo scorcio di paesaggio toscano, evidenziato sullo sfondo dai tipici cipressi. Proprio tra i due cipressi Leonardo disegna delle colline in un clima nebbioso, che richiama inevitabilmente alle Balze del Valdarno con la nebbia. Leonardo infatti era solito disegnare nelle sue opere, paesaggi brumosi, non del tutto svelati, tipici della valle dell’Arno. Ecco un raffronto tra un dettaglio del dipinto ed una foto delle Balze con la nebbia.
La somiglianza è davvero notevole. Non c’è nessuna prova che per il paesaggio di questi due dipinti Leonardo si sia ispirato al Valdarno, ma a me piace pensarla così, visto gli studi e l’attenzione che aveva per questa vallata, certificata dai suoi manoscritti raccolti nel Codice Leicester.
Per Approfondimenti:
Valdarno,terra ricca di paesaggi incantevoli che sono arrivati fino noi dopo varie trasformazioni,ma anche vallata piena di testimonianze storiche che la rendono meta desiderabile per i visitatori.
Un territorio ancora tutto da scoprire a livello turistico!