Il suo ideatore, il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, era una persona molto particolare, un visionario che volle ricreare a Sammezzano un ambente talmente particolare da “trasportare”, attraverso le sue stanze, i pochi eletti che lo potevano visitare in un viaggio in oriente, da cui sosteneva che derivasse gran parte della cultura occidentale.
Dopo la sua morte a causa di una rara forma di paralisi progressiva , le spoglie furono custodite in un sacrario a lato del castello, su cui vigilavano le statue di due leoni piangenti.
Dopo la chiusura del castello agli inizi degli anni novanta, purtroppo si sono verificati tanti saccheggi tra cui, nel 2005, anche uno di questi leoni fu portato via. Il reato fu confessato da due ladri che un anno dopo si ammalarono della stessa paralisi progressiva del marchese!
La maledizione è continuata anche per i successivi proprietari del leone rubato come riportato anche da un vecchio articolo de “La Nazione”.
Il Castello si diceva anche che fosse animato da “strane presenze“, testimoniate anche da chi ci lavorava: il fantasma del Marchese, nelle notti più tempestose, provocava strani rumori e sbattimenti di porte, senza comunque dimostrarsi ostile verso i presenti, anche per questo l’allora portiere di notte lo ribattezzò amichevolmente Tiberio.
Ma la maledizione del castello ha colpito anche i proprietari che si sono succeduti dopo la morte del Marchese e tutti quelli che hanno cercato di specularci sopra, ne è la riprova negli anni ottanta, la costruzione dell’enorme “mostro” di cemento a poche decine di metri, in cui creare un nuovo albergo e centro congressi, ma non fu mai terminato, anzi provocò fallimento della struttura.
Una delle tante leggende che avvolgono di mistero Sammezzano, ci ricorda che tutti coloro che vorranno arricchirsi e speculare alle spalle del Castello, andranno in rovina, e così è stato.
La struttura ormai è chiusa dall’inizio degli anni novanta e tutti i vari tentativi di cordate ed investitori stranieri non sono andate a buon fine ed il castello è abbandonato a se stesso in condizioni sempre più precarie.