Ecco un modo diverso per visitare il sentiero dell’acqua zolfina e scoprire le Balze nascoste che spesso sfuggono ai più distratti o frettolosi.
Sempre più persone chiedono di vedere le Balze del Valdarno ed il luogo più caratteristico e scenografico rimane sempre il sentiero dell’acqua zolfina a Castelfranco di Sopra (Ar) che potete trovare descritto qui sotto.
Spesso però sono visite di gruppo in cui è facile distrarsi e perdersi alcuni degli scorci più suggestivi. Ecco allora il racconto della mia originale escursione fatta in modo diverso e con occhi diversi, in una mattina di primavera.
La partenza è come sempre dal parcheggio dell’Ufficio Postale di Castelfranco di Sopra dove poco più avanti inizia il percorso segnalato. Dopo la discesa asfaltata il sentiero entra tra la fitta vegetazione e costeggia il borro delle fossate.
Il bello di questo posto è che, oltre a vedere scorci di paesaggio davvero originali, la natura invade tutti i sensi del visitatore. Si sentono profumi di menta, gelsomino ed altre piante selvatiche, mentre i balzi dei campi sono colorati da papaveri e rigogliosi cespugli gialli di ginestre presenti anche sopra le Balze. Al mattino i canti allegri degli uccelli insieme allo scorrere lento del ruscello formano una dolce melodia.
Le Balze nascoste
Tra la fitta vegetazione si aprono scorci davvero suggestivi con le sagome di Balze nascoste che sembrano proteggere il visitatore dall’alto e lo accompagnano lungo tutto il cammino. E’ bello soffermarsi ad osservare queste cattedrali naturali, basta poi cambiare leggermente il punto di osservazione che la meraviglia diventa ancora più sorprendente.
Lungo il sentiero ci sono alcune deviazioni per accedere a campi e vigne circostanti, che invitano alla scoperta di altre Balze nascoste in luoghi insospettabili, che stupiscono per la loro imponenza.
Anche nel punto più classico e più fotografato del sentiero è possibile trovare angoli di osservazione molto gradevoli.
Continuo la mia camminata fino ad arrivare alla deviazione che porta all’agriturismo “Le Balze”. Qui è possibile vedere le Balze del Valdarno da vicino. In particolare ce n’è una che ricorda per la sua forma il colle del Pan di Zucchero di Rio de Janeiro. Si riconoscono bene le varie stratificazioni che hanno dato origine a questo strano fenomeno. E’ molto evidente anche la loro modalità di erosione detta a “canne d’organo“.
Giro poi lo sguardo in alto, in direzione del caratteristico borgo di Piantravigne per scovare ancora nuove Balze nascoste. Ce n’è una molto curiosa a forma di cono rovesciato, con la sua guglia appuntita e perfettamente modellata dagli agenti atmosferici.
Riprendo il mio percorso in direzione della sorgente dell’acqua zolfina con altri scorci di paesaggio che meritano di essere guardati senza troppa fretta.
Molte altre sono le visuali originali da apprezzare qui, provate anche voi a visitare il magico mondo delle Balze del Valdarno con occhi diversi, sarà davvero una bella scoperta.