Il racconto di una escursione molto suggestiva sul crinale del Pratomagno al tramonto, con arrivo fino alla Croce e ritorno nella notte con pile e torce.
Grazie ad una delle tante iniziative del CAI – Sezione del Valdarno Superiore, ho avuto la possibilità di fare una bella camminata sul crinale del Pratomagno al tramonto, in una limpida giornata d’inizio estate. E’ stata una bella esperienza partire nel pomeriggio e ritornare sotto la luce delle stelle.
Sul crinale del Pratomagno al tramonto
Siamo partiti dall’area di sosta di Pian dei Lavacchi sul Monte Lori, da qui è iniziata la salita verso lo 00 che secondo me è il sentiero più bello del Pratomagno, già raccontato in un altro articolo.
Ci siamo messi in cammino a metà pomeriggio in una bella giornata di sole, anche se un pò ventosa, con il cielo libero da nuvole ed il crinale ravvivato dai suoi colori migliori. Appena arrivati in quota la visuale a 360° era davvero spettacolare, si riconoscevano molto bene i principali centri abitati del Valdarno e Casentino, ma anche Arezzo, Firenze, La Verna, il Lago Trasimeno, la Val d’Orcia, e molto altro ancora. Da un punto particolare del crinale le guide del CAI ci hanno fatto notare addirittura la vista di un breve tratto di mare..è davvero sorprendente il panorama che si può ammirare da quassù nelle belle giornate.
Il tramonto dalla Croce del Pratomagno
All’ora di cena siamo giunti alla all’area di sosta attrezzata di Fonte del Duca dove abbiamo consumato una gustosa cena con carne cotta alla brace, buon vino e dolci, la meritata ricompensa dopo più di due ore di sali-scendi sul crinale. Al termine siamo ripartiti in direzione della Croce, per non perdersi il momento del tramonto. Essere sul crinale del Pratomagno al tramonto è sempre una bella emozione, ma in una bella giornata d’estate, libera da foschie, con i prati fioriti, lo è ancora di più.
Gli ultimi raggi di sole regalavano immagini uniche della Croce del Pratomagno che valeva la pena immortalare in fotografia.
Il sole piano piano scendeva dietro i Monti del Chianti mentre la sua scia arancione colorava l’orizzonte. Non era la prima volta che vedevo il tramonto da qui, ma lo spettacolo naturale non è mai lo stesso, questa volta poi è stato ancora più suggestivo del solito.
Dopo il tramonto
Subito dopo il tramonto le tinte del cielo sono diventate più tenui ed è apparsa la luna, pronta a guidarci nel cammino di ritorno.
Il vento non ci ha permesso di soffermarci tanto per cui subito dopo il tramonto abbiamo ripreso il cammino di ritorno in direzione Monte Lori. Nella discesa dalla Croce del Pratomagno, in lontananza si potevano ammirare gradevoli immagini di luci ed ombre che ho immortalato in foto come quella qui sotto e nell’immagine di copertina.
Man mano che il nostro cammino ci faceva allontanare dalla vetta, le luci del tramonto continuavano a diffondersi all’orizzonte con colori ed immagini davvero uniche che non è facile descrivere nemmeno in fotografia, solo vedendo lo spettacolo dal vivo lo si può apprezzare in tutta la sua bellezza.
Col passare dei minuti si accendevano anche le prime luci della sera nei borghi del Valdarno e del Casentino mentre i colori arancioni del tramonto diventavano sempre più tenui.
Nel buio della notte le luci dei paesi delle due vallate diventavano ancora più visibili, vederle da qui era davvero una sensazione insolita, come quando si attera di notte in un aeroporto nei pressi di una grande città.
Guidati dalla luna e con l’aiuto delle nostre torce abbiamo terminato l’escursione quando ormai era notte fonda.
Informazioni utili
In tutto abbiamo percorso circa 17 chilometri (circa 8 a tratta, ed uno in più per la sosta al Pian della Fonte) in un alternarsi di salite e discese che hanno reso un pò faticoso il percorso, ma molto piacevole per le tante emozioni che ci ha regalato. Per chi vuol prendere spunto da questo racconto per ripetere l’esperienza, i tempi di percorrenza sono circa di due ore e mezzo a tratta per arrivare alla Croce del Pratomagno a piedi da Monte Lori.
Altre informazioni utili sul percorso le potete trovare in questi link:
Per chi non sa bene come arrivare in auto al punto di partenza di Pian dei Lavacchi ecco la mappa.
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