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Fino a Massa Nera a piedi per affacciarsi sul Valdarno

Camminate nel Valdarno
Scritto da Sandro Fabrizi

Un itinerario ad anello sopra Reggello con scorci sul Valdarno davvero unici: ecco come arrivare fino a Massa Nera a piedi. Per chi non vuole faticare troppo ci sono anche le indicazioni per arrivarci direttamente in auto.

Fino a Massa Nera a piedi

La partenza è dalla chiesa di Pontifongo, sopra Reggello a circa 460 metri di altitudine.

Si procede in discesa nella strada asfaltata sulla sinistra, riconoscibile dal segnale bianco e rosso del sentiero CAI n°14. Dopo la prima curva c’è subito la prima salita mentre la strada diventa sterrata e più stretta fino a trasformarsi in un sentiero percorribile solo a piedi. La pendenza si fa presto impegnativa ma allo stesso tempo permette di ammirare ampi affacci esclusivi sul Valdarno.

Panorama sul Valdarno

Panorama da Massa Nera

Man mano che vado avanti la visuale alle mie spalle diventa sempre più interessante e spazia fin oltre i monti del Chianti. Si riconoscono bene anche le Balze di Reggello che svettano in primo piano.

Le Balze del Valdarno

Contino a salire in direzione della Falesia di Massa Nera (o Massanera) tra rocce e fitta vegetazione, mentre sulla destra costeggio l’ampia macchia verde della Foresta di Sant’Antonio.

Montagna del Pratomagno

La fatica si fa sentire ma Il cammino è allietato oltre che dagli scorci di paesaggio. dai tanti fiori spontanei che trovo lungo il percorso.

Dopo quasi due ore di salite arrivo finalmente alla croce di Massa Nera, un luogo esclusivo a 1050 metri di altitudine con un affaccio  sul Valdarno davvero sorprendente, specialmente su quello del versante Fiorentino.

Affaccio sul Valdarno

La visuale è impareggiabile, si riconoscono addirittura il campanile della pieve di Cascia e quello della chiesa di Sant’Agata nei pressi della frazione di Pietrapiana.

Pietrapiana

Panorama sul Valdarno

Panorama sul Valdarno

Massa Nera è anche un luogo di lancio con il parapendio dell’associazione gli “Uccellacci del Pratomagno” ed una palestra di esercitazione per arrampicate grazie alla sua parete rocciosa.

Parapendio nel Valdarno

Dopo una breve sosta ristoratrice riprendo il percorso ad anello seguendo ora le indicazioni del sentiero CAI 14a che riscende fino a Reggello.

Sentiero Massa Nera

Da qui costeggio la Foresta di Sant’Antonio in un fitto bosco mentre ogni tanto si aprono affacci molto gradevoli sulla falesia di Massa Nera.

Poggio di Massa Nera

Poco prima di ritornare alla chiesa di Pontifogno merita fare una piccola deviazione verso il borro di Sant’Antonio dove si trova la sorgente ferrosa dell’acqua rossa ben indicata nel percorso.

Pratomagno

Informazioni pratiche

L’intero percorso ad anello è lungo circa 8.5 km da fare  in circa 4 ore di cammino. Non è adatto a tutti vista la sua pendenza: si parte da un’altitudine di 460 metri per arrivare fino a 1.050. Inoltre il sentiero per lunghi tratti è su fondo roccioso per cui occorre avere delle buone scarpe da trekking. Ma se siete ben attrezzati e non temete la fatica ne vale proprio la pena.

Se non sapete dove si trova esattamente il punto di partenza di questa escursione eccolo qui sotto indicato nella mappa.

C’è da dire che nella zona di Pontifogno non ci sono parcheggi per cui può essere difficoltoso lasciare la macchina. In alternativa potete prendere sempre il sentiero 14 dal centro di Reggello, in questo caso il percorso sarà allungato di 1 chilometro a tratta.

Come arrivare a Massa Nera in auto

Per chi cerca una soluzione più agevole per arrivare fin qui, ecco come fare in auto. Basta prendere la strada che da Reggello va a Vallombrosa, poco prima del Saltino girate a destra e proseguite in una strada sterrata fino alla località Cascina Vecchia. Da qui si continua a piedi per circa 20 minuti. Con un buon fuoristrada si può comunque arrivare direttamente a destinazione senza scendere.

Ecco qui sotto dove si trova Cascina Vecchia, basta inserire il vostro luogo di partenza nella mappa.

Autore

Sandro Fabrizi

Mi piace raccontare quella parte di Toscana in cui vivo da sempre: il Valdarno Superiore, se vi va lasciatevi ispirare.
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