Le Balze del Valdarno sono un patrimonio di tutti, da difendere e valorizzare: ecco alcune considerazioni e spunti di riflessione su questo tema.

In seguito al convegno su “Le Balze di Leonardo” tenuto a Castelfranco di Sopra, ecco secondo me i concetti che vale la pena ricordare.

Sul palco del teatro comunale Wanda Capodaglio si sono alternati vari relatori che hanno spiegato e raccontato, ognuno dal proprio punto di vista, la bellezza di questo originale fenomeno naturale. Tra i tanti ospiti c’era anche il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani. Ho dato il mio piccolo contributo anch’io, raccontando la bellezza delle Balze del Valdarno con un’ampia carrellata d’immagini tratte da questo blog.

Le Balze sono un patrimonio

Spunti di riflessione

Tra i vari interventi ne voglio ricordare uno su tutti: quello di Federico Fazzuoli, ex conduttore Rai di programmi su agricoltura ed ambiente, nativo proprio di queste zone ad attento conoscitore delle Balze. Fazzuoli ha posto l’accento su alcuni concetti fondamentali, tra cui:

“La scarsa sensibilità che hanno avuto le Amministrazioni del passato verso questo straordinario paesaggio, da consentire di costruirci in mezzo una discarica e farci passare la linea ferroviaria ad alta velocità.

La discarica di Podere Rota infatti, costruita proprio nel territorio delle Balze, è attiva dal 1997 (ed ancora non sappiamo se verrà chiusa entro il 2021), mentre i lavori della linea ad alta velocità terminarono intorno al 1992. Peccato però che che molti anni prima, il 17 Giugno 1988, l’intera area delle Balze era stata dichiarata dalla Regione Toscana  Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) da salvaguardare e proteggere.

Fazzuoli si è poi soffermato sul “frazionamento amministrativo dei vari comuni della vallata che non ha consentito fino ad oggi un’azione omogenea di promozione turistica“. Il Valdarno infatti è collocato a cavallo tra due province e suddiviso in 12 comuni, dove c’è ancora un forte spirito campanilistico che penalizza le sue potenzialità.

Sembra però che finalmente qualcosa oggi stia cambiando, con la creazione da parte della Regione Toscana di ambiti turistici omogenei, che riguarderebbe anche questa vallata.

Le Balze del Valdarno sono un patrimonio di tutti

Si parla tanto oggi del poco rispetto dell’ambiente, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti con stagioni impazzite, problemi di siccità, piogge torrenziali come nei paesi tropicali. Tutto ciò nel territorio delle Balze provoca notevoli problemi, con smottamenti e frane, sempre più frequenti ad ogni cambio di stagione.

Le Balze del Valdarno sono un patrimonio unico che tutti abbiamo il dovere di salvaguardare e proteggere.

Una delle frasi che spesso si sente dire è che “il turismo è il nostro petrolio, la nostra risorsa” , allora facciamolo fruttare! La ricchezza territorio nessuna crisi finanziaria ce la può togliere. Negli ultimi anni si sono succeduti molti esempi di chiusure di fabbriche importanti del Valdarno, e forse ancora non è finita. Se davvero il Turismo è il nostro petrolio, cerchiamo di tiralo fuori invece di disperderlo.

Impariamo ad apprezzare di più ciò che abbiamo intorno, a portata di mano. A volte basta cambiare prospettiva per vedere tutto con occhi diversi. Questo stupendo paesaggio,  su cui Leonardo da Vinci è stato il primo a porre l’ attenzione, come ci racconta nel Codice Leicester, avrebbe tutte le caratteristiche per essere classificato come Patrimonio dell’Unesco da salvaguardare e proteggere.

Autore

Sandro Fabrizi

Mi piace raccontare quella parte di Toscana in cui vivo da sempre: il Valdarno Superiore, se vi va lasciatevi ispirare.
Per approfondimenti e richieste di collaborazione vai alla sezione CONTATTI

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi