Luoghi da vedere Setteponti

La via dei Setteponti antico cammino di Toscana

Strada dei Setteponti
Scritto da Sandro Fabrizi
La storia della via dei Setteponti dal medioevo fino giorni nostri, come si è trasformata, la sua importanza e l’origine del suo nome.
Tracciata dagli Etruschi e ridisegnata dai Romani per farci passare l’antica Cassia Vetus, la via dei Setteponti è uno dei percorsi più antichi della Toscana. Unisce la piana di Arezzo con quella di Firenze attraverso uno spettacolare itinerario di collina sopra il Valdarno Superiore.

La storia della Setteponti

E’ legata allo sviluppo non solo della valle dell’Arno, ma di una bella fetta di Toscana.
Il periodo di maggior importanza fu il medioevo quando diventò l’alternativa principale alla Via Francigena per i pellegrini del Nord Europa in cammino verso Roma.
Il primo documento che la ricorda risale al X secolo quando si chiamava via Sancti Petri, cioè via di San Pietro. In quegli anni ebbe il suo periodo di maggior splendore quando furono costruite le caratteristiche pievi romaniche. I campanili di quelle pievi avevano anche la funzione di  torri di avvistamento ed ancora oggi spiccano lungo tutto l’itinerario. Nel medioevo qui sorgono anche locande, ospedali per i viandanti e stazioni di posta per il cambio dei cavalli.

Pievi del Valdarno

Con la nascita delle Terre Nuove Fiorentine nel Valdarno Superiore iniziò a svilupparsi anche la viabilità di fondo valle ma le via dei Setteponti restava la preferita.
Negli anni del Rinascimento segnò il cammino anche a personaggi illustri come Masaccio e Leonardo da Vinci:

  • Masaccio nel 1422, dipinse per una piccola chiesa di campagna nei pressi di Reggello (Fi), il Trittico di San Giovenale che ancora oggi si può vedere nel museo a lui dedicato dietro la pieve di San Pietro a Cascia di Reggello.
  • Leonardo da Vinci è stato un attento osservatore della valle dell’Arno ed il primo a raffigurare l’originale fenomeno delle Balze del Valdarno nei suoi capolavori tra cui la Gioconda.
    Paesaggio di Toscana

L’origine del nome

Il nome Setteponti (o Sette Ponti) deriva dai numerosi passaggi sopra torrenti che scendevano dal Pratomagno fino al fondo valle. In realtà erano molti di più di sette, ma questo numero nel medioevo aveva un forte significato religioso e cristiano. Il numero sette era un modo per esprimere un qualcosa di illimitato. I ponti allora erano fatti in pietra, con disegno a schiena d’asino ad una sola arcata, come il ponte romano di Loro Ciuffenna.

La strada dei Setteponti a Loro Ciuffenna
 Ma ce n’era un altro ben diverso, imponente, con sette arcate, attraversato tante volte anche da Leonardo da Vinci nei suoi viaggi da Firenze in Val di Chiana. Ponte a Buriano che ancora oggi conserva inalterata la sua bellezza. Qualcuno sostiene anche che il nome Setteponti sia derivato proprio dalle sette arcate di questo ponte.
La via dei Setteponti

La via dei Setteponti oggi

 Ha mantenuto il suo ruolo d’importante via di comunicazione fino alla seconda metà del 1700, quando diventò carrozzabile anche la strada maestra di fondovalle che univa i borghi più importanti del Valdarno.
Oggi è una via a scorrimento lento, spesso percorsa da turisti in auto, moto, mountain bike ed anche a piedi, che rimangono affascinati da questo balcone naturale. Ricca di uliveti, vigneti e cipressi, con i tipici casali toscani ed i campanili delle pievi che creano un panorama da cartolina.
Antico cammino di Toscana
Se volete approfondire la scoperta dello storico percorso vi ricordo anche l’articolo su la strada dei Setteponti e tutti i suoi tesori.

Autore

Sandro Fabrizi

Mi piace raccontare quella parte di Toscana in cui vivo da sempre: il Valdarno Superiore, se vi va lasciatevi ispirare.
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