Nelle fredde ed annebbiate mattine d’inverno è spettacolare percorrere la Strada Provinciale delle Miniere che da Castelnuovo dei Sabbioni scende a valle verso Santa Barbara e già dal cavalcavia è veramente suggestivo vedere sulla destra il vecchio borgo in primo piano con dietro uno scenario fantastico tra le foschie che s’innalzano dal lago e la centrale termoelettrica che sbuffa in lontananza.
Proseguo la discesa mentre colgo un’altra fantastica cartolina dalla frazione di Meleto distesa su di un colle che emerge nella marea nebbiosa; la strada intanto continua a scendere sfiorando l’ex bacino minerario di Santa Barbara ormai chiuso dal 29 marzo 1994 quando terminarono le estrazioni di lignite, il territorio qui ha subito profonde alterazioni e con il dissolversi della nebbia offre una veduta quasi apocalittica.
Mi soffermo sul bordo della strada mente lo sguardo si perde in quel deserto sconfinato, di proprietà dell’Enel e rigorosamente off-limits, che dalla zona industriale di Bomba lambisce il Lago di San Cipriano fino ad arrivare in prossimità di Gaville mentre là in mezzo sono ancora presenti resti di macchinari e nastri trasportatori, sembra tutto così spettrale quasi a ricordare i tanti sacrifici di tutti coloro che ci hanno lavorato.