La vallata del Valdarno Superiore è attraversata dall’Autostrada del Sole (A1) che la rende facilmente raggiugibile sia da Firenze che da Arezzo in appena 20 minuti con le uscite di Reggello-Incisa e Valdarno appunto, ma già prima di arrivare a questi due caselli si può vedere come il paesaggio cambia rapidamente man mano che si scende nella valle dell’Arno.
Arrivando da Firenze Sud, subito dopo la galleria del San Donato, si capisce bene di essere arrivati in un’altra realtà, nell’ex lago pliocenico, perchè la strada comincia a scendere più o meno gradatamente fino al tunnel di Bruscheto appena prima dell’uscita d’Incisa-Reggello ed in questro tratto già si assapora la bellezza della montagna del Pratomagno in lontananza mentre si riconosce sbucare dalle colline più vicine sulla destra, il Castello di Sammezzano ed in prossimità dell’uscita, la Torre del Castellano.
Per chi invece arriva da Arezzo, l’ingresso nel Valdarno è meno d’impatto nella pianura di Laterina dove la montagna del Pratomagno sembra più lontana ma la percezione di entrare in valle si ha subito dopo l’area di sosta del Romito dove alcuni tornanti in discesa conducono al grande cavalcavia sopra la diga di Levane, l’Oasi di Bandella e quindi la Valle dell’Inferno con la strada che rispiana solo in prossimità del casello di Valdarno.
Il tratto d’autostra fra i due caselli è invece interamente pianeggiante e segue piò ho meno la rotta tracciata dall’Arno, ma da questo dislivello non s’intuiscono le sue bellezze per cui è consigliabile una piccola deviazione per scoprirne l’originalità.