Un giro a piedi al Forestello, vasta area verde a due passi da San Giovanni Valdarno, tutta da scoprire e meta ideale di piacevoli escursioni.
Il Forestello sembra un’oasi verde inaspettata per chi ci si avventura per la prima volta. Si perché da fuori non ci si immagina la sua vastità e bellezza, nonostante si trovi a breve distanza da San Giovanni Valdarno e a due passi dalle frazioni di Cetinale e Porcellino.
Un pò di storia
Per apprezzarne tutta la sua particolarità bisogna tornare indietro di qualche anno. L’intera zona del Forestello come si presenta oggi, è il frutto di sconvolgimenti territoriali causati dall’uomo. Infatti tra gli anni 1958 e 1994, quando nella vicina zona mineraria di Cavriglia veniva estratta la lignite “a celo aperto”, gran parte delle terre di scavo vennero portate qui. Prima di allora il suo territorio era diverso da come lo vediamo oggi. C’erano tre valli con casolari e poderi di contadini: Forestello, Vincesimo e Morbuio. Oggi non si riconoscono più come tali, riempite da milioni di metri cubi di terra. Esiste un unico altopiano che regala scorci paesaggistici inaspettati, dentro una campagna sterminata.
Da qui, spicca come un faro la cortina di fumo della vicina Centrale di Santa Barbara, ormai convertita a metano da diversi anni, ma che ancora oggi sembra ricordarci le origini della zona.
Visita al Forestello
Il modo migliore per visitarla è a piedi, magari insieme ad altri camminatori. C’è un sentiero ad anello lungo circa 13 chilometri (il sentiero Cai 101) che attraversa tutta la zona, tra boschetti ed ampie pianure, i pochi dislivelli che s’incontrano sono modesti e si possono fare in tutta tranquillità. Gran parte di questo territorio è di proprietà dell’Enel, è comunque consentito il passaggio a piedi.
Dopo essere arrivati sull’altopiano, la visuale si apre su entrambi i lati con scorci esclusivi sulle vicine colline del Chianti e sulla montagna del Pratomagno. In uno di questi affacci l’occhio cade subito sul giallo delle Balze del Valdarno, quelle dell‘acqua zolfina a Castelfranco di Sopra (Ar), in una visuale inconsueta.
Man mano che il sentiero entra tra la vegetazione più fitta, con meraviglia si possono vedere da vicino pinnacoli di Balze anche qui. Può sembrare strano ma quei depositi di argilla, sabbia e ghiaia si trovano in molti siti della vallata, non solo alle pendici del Pratomagno.
Nelle zone più aperte, con meno vegetazione arborea, la visuale spazia a 360° nella bellezza di questa campagna. In una collina più vicina si riconosce bene la zona di Pavelli, sopra Figline Valdarno. A tratti sono ancora ben visibili avvallamenti del territorio,risparmiati dalle terre di scavo.
In un passato più recente sono stati fatti esperimenti di rimboschimento ed opere di drenaggio da parte dell’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo, in collaborazione con l’Enel, per riqualificare la zona. Oggi purtroppo sembra tutto un pò lasciato a se stesso, è un vero peccato visto le sue potenzialità.
Informazioni utili
Per chi vuole farsi una passeggiata nell’area verde del Forestello, visitate il link del sentiero Cai n°101.
Il punto di partenza è dal parcheggio di Piazza Nasoni al Porcellino.
Ai margini si trova anche il canile Enpa Valdarno ed una pista da motocross. La parte più a sud invece si affaccia sul vicino Lago di San Cipriano.
Fantastico Fabrizio come sempre..dato che su viewranger ancora il sentiero cai non lo segnala mi puoi dire esattamente da dove si imbocca questo percorso? Grazie mille
Ciao Thomas, mi chiamo Sandro :).
Per le indicazioni trovi tutto nel link segnalato alla fine dell’articolo, c’è anche la mappa che puoi ingrandire.
Comunque il percorso lo puoi iniziare anche da qui: https://goo.gl/maps/nA1pCKQApDD6DSqNA