C’è un legame certo e documentato tra Leonardo da Vinci e il Valdarno, ma ancora troppo poco conosciuto ed evidenziato anche nello stesso territorio.
Leonardo da Vinci e il Valdarno
Leonardo da Vinci è considerato il Genio per eccellenza a livello mondiale, per le sue intuizioni, per i suoi dipinti come la Gioconda, per le macchine che ha costruito, per i suoi lavori di bonifica.
Il suo appeal, specialmente per i turisti stranieri che visitano la Toscana, è davvero smisurato. Tutto quello che riconduce a lui ha un’attrattiva speciale che non può essere ignorata.
Lo si può vedere anche a Firenze dove milioni di visitatori ogni anno arrivano in città per vedere il Duomo, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Piazzale Michelangelo e tutto il resto. Insomma il capoluogo toscano non ha bisogno di tante “scuse” per essere visitato. Nonostante ciò il fascino di Leonardo da Vinci è ben esaltato anche qui, tanto che ci sono ben due musei dedicati a lui, nonostante la mancanza all’interno degli stessi di opere originali ma solo copie dei suoi dipinti, oppure ricostruzioni delle sue macchine.
(Le uniche opere originali di Leonardo da Vinci che si trovano a Firenze sono invece alla Galleria degli Uffizi: il Battesimo di Cristo, l’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi, esposte in una sala a lui dedicata).
Basta però spostarsi appena trenta chilometri a sud di Firenze per vedere dal vivo una delle fonti autentiche d’ispirazione dei paesaggi di Leonardo da Vinci: le Balze del Valdarno, raffigurate anche nella Gioconda.
Il paesaggio della Gioconda continua a stupire da sempre, Si sono fatte mille supposizioni su dove si trovi esattamente e se quel ponte è davvero Ponte a Buriano oppure no. L’ambiente nebbioso che si vede alle spalle della Monna Lisa, con quei piccoli rilievi di colore giallo ocra, si ripete anche in molti altri dei suoi dipinti.
La nebbia è un fenomeno naturale caratteristico di tutto il Valdarno data la sua origine lacustre. Negli anni in cui ha vissuto Leonardo era molto più frequente di adesso, in quanto la vallata non era ancora ben bonificata.
Quando era alla corte di Firenze, chissà quante volte aveva percorso la Strada dei Setteponti, nei suoi vari incarichi che si estendevano anche in provincia ed oltre, e si era soffermato ad osservare l’originalità di questa valle e le sue Balze.
Il particolare paesaggio brumoso delle Balze tra la nebbia, è ben visibile anche nei dipinti di Sant’Anna e la Vergine delle Rocce, come si può vedere qui sotto.
Ma si può ritrovare anche in alcune tavole eseguite in epoca giovanile, che ora si trovano alla Galleria degli Uffizi come l’Annunciazione e il Battesimo di Cristo, di cui qui sotto è evidenziato un dettaglio.
Come Leonardo descrive il Valdarno
Dopo tutte queste premesse si può affermare che il legame tra Leonardo da Vinci ed il Valdarno è più forte di quanto si pensi.
Per rafforzare ancora di più questa tesi, ecco come descriveva la Valle dell’Arno nei suoi manoscritti tratti dal Codice Leicester o Codice Hammer:
Dal Valdarno di Sopra insino ad Arezzo si creava uno secondo lago il quale occupava tutta la detta valle di sopra per ispazio di 40 miglia di lunghezza…” Questa valle riceve sopra il suo fondo tutta la terra portata dall’acque di quella intorbidata, la quale ancora si vede a piedi del Prato Magno restare altissima: e infra essa terra si vede le profonde segnature de’ fiumi che quivi son passati, li quali discendono dal gran monte di Prato Magno…
In poche righe aveva descritto e spiegato perfettamente l’origine lacustre del Valdarno Superiore e come si sono formate le Balze.
Queste sue affermazioni, scritte di proprio pugno, sono l’elemento più inequivocabile e più chiaro della sua particolare attenzione e dei suoi studi su questa particolare vallata.
Benvenuti nel Valdarno
Lo stretto collegamento tra Leonardo da Vinci ed il Valdarno può rappresentare un’enorme risorsa, se ben sfruttata, per valorizzare meglio tutto il territorio.
Io ho provato a raccontarlo con un video.
Per chi vuol saperne di più del legame tra Leonardo da Vinci ed il Valdarno, leggete l’articolo qui sotto.
Come Leonardo descrive il Valdarno nel Codice Leicester
Salve, avrei una domanda da farti su quanto ne sai, invece della tesi che il ponte diroccato nello sfondo della Gioconda, possa essere ponte Romiti, sotto Laterina…
E’ una tesi ben sostenuta da vari studi dell’Associazione Culturale “La Rocca” di Laterina ed avvallata anche dal prof. Antonio Paolucci. Purtroppo non è stata troppo pubblicizzata e portata avanti per vari motivi. Anche io avevo scritto qualche anno fa un articolo a proposito di questo argomento, lo puoi trovare a questo link: https://www.lamiabellatoscana.it/2011/12/il-valdarno-nel-paesaggio-della.html
[…] Per approfondire l’argomento link: https://www.lamiabellatoscana.it/2018/08/leonardo-da-vinci-e-il-valdarno-un-legame-poco-evidenziato.… […]