La Pasqua del 2020 sarà ricordata sicuramente come una Pasqua diversa anche in Valdarno, che nessuno avrebbe mai immaginato solo un paio di mesi fa.
Niente ritrovi con amici e parenti, niente celebrazioni religiose, niente manifestazioni folkloristiche e niente gite fuori porta.
I giorni di Pasqua di solito segnano l’inizio della bella stagione, della voglia di uscire, di fare escursioni e di viaggiare. Quest’anno però dobbiamo rinunciare a tutto ciò: al solito giro a Firenze, oppure nelle terre di Siena, nel Chianti ed anche ad Arezzo.
Dobbiamo rinunciare allo scoppio del carro a Figline Valdarno, ad un gelato a Loro Ciuffenna, ad una schiacciata a Chiassaia, una gita a Vallombrosa, una passeggiata tra le Balze, particolarmente fotogeniche in questo periodo, o anche ad una bella escursione in montagna, magari fino alla Croce del Pratomagno.
Prima dell’emergenza Coronavirus mi avevano scritto in molti anche dal nord Italia, interessati a programmare le vacanze di Pasqua da queste parti, tra i borghi del Valdarno, qualcuno poi voleva approfittare di questi giorni per fare il Cammino della Setteponti.
Niente di tutto questo sarà possibile, bisogna restare a casa fino a nuove disposizioni.
Quando però l’emergenza sarà finita avremo la voglia di apprezzare ancora di più questo territorio, dalle enormi potenzialità ancora inespresse e crocevia strategico di una delle regioni più belle del mondo.
Nella speranza che quel momento arrivi presto auguro Buona Pasqua a tutti i lettori di questo blog.